Almeno cinque deputati della Repubblica e un consigliere comunale non hanno aderito venerdì 8 Marzo (festa della donna) allo sciopero generale.
Si tratta di Andrea Mascaretti, presidente dell’ Intergruppo parlamentare, che, insieme a Beatrice Colombo e Novo Umberto Maerna (entrambi membri della X Commissione Attività produttive commercio e turismo), Cristina Almici (XIII Commissione, Agricoltuta), Alessia Ambrosi (XIV Commissione Politiche dell’Unione Europea) e a Sarah Carlini, consigliere comunale di Vergiate, hanno visitato il monumentale stabilimento della Leonardo S.p.a. di Vergiate.
L’incontro con alcuni dirigenti dell’importante azienda pubblica è stata l’occasione per parlare di investimenti, ma soprattutto, come ha specificato l’on. Mascaretti, per sottolineare come il «Governo, con l’appoggio del Parlamento, stia lavorando per potenziare il sistema industriale del Paese, favorendo un numero sempre maggiore di piccole e medie aziende private a fare sistema con una grande azienda pubblica, come Leonardo, che opera nello strategico aerospaziale».
In Italia, ha osservato il Presidente dell’ Intergruppo, occorre creare la consapevolezza di quanto sia importante la conquista della nuova frontiera rappresentata dallo spazio perché questo implica stare al passo con tecnologie sempre più sofisticate estremamente utili a mantenere alto il livello di sviluppo del nostro Paese. Un settore, quello spaziale, in cui l’Italia compete, senza timori riverenziali, con Paesi come Stati Uniti, Russia, India e Cina.
Il territorio della Provincia di Varese, da sempre definita la provincia con “le ali”, ospita ben quattro dei sei stabilimenti lombardi della Leonardo: i tre elicotteristici di Cascina Costa, Vergiate, Sesto Calende e quello dedicato ai velivoli di Venegono Superiore. È il territorio dove storicamente nascono e vengono prodotti aeromobili che hanno fatto e continuano a fare la storia dell’industria aeronautica italiana. In provincia di Milano, presso lo stabilimento di Nerviano, sono invece concentrate le produzioni di tecnologie spaziali, radaristiche ed elettro-ottiche leader a livello mondiale.
Leonardo, 51.000 dipendenti, un fatturato di oltre 22 miliardi di euro e commesse per oltre 17 nel bilancio 2022, è presente in 150 Paesi. Si tratta di un vero e proprio colosso a livello mondiale e, quel che più conta, tenuto in grande stima da aziende e governi sia in Occidente che in Oriente.
Lo spazio diventerà un luogo sempre meno sconosciuto se anche l’Italia riuscirà a fare sistema e a convogliare le proprie eccellenze industriali già oggi ben radicate in apprezzati centri di ricerca.
Lo spazio è un settore nel quale il nostro Paese non può non essere presente non solo a livello economico ma anche ambientale. Le nuove tecnologie e i dati che si riusciranno ad ottenere grazie alla ricerca scientifica ci permetteranno di prevedere situazioni di criticità e poter scegliere politiche energetiche nuove votate al risparmio di risorse che cominciano a scarseggiare sul nostro pianeta.
«Un’opportunità che l’Italia deve cogliere per entrare a pieno titolo nella nuova economia dello spazio (new space economy)», come hanno commentato i Deputati della delegazione interparlamentare.